Ma la gente nei tornei butta veramente le otto carte?

[Rutran]

Capisco, ma il silenzio assoluto dal vivo è un'utopia.

Certo, ma ci sono molte sfumature. Il problema non è arbitrale, l'arbitro valuta discrezionalmente ed è bene così. Diverrebbe arbitrale se decidessimo di emanare delle linee guida che esprimono dei principi interpretativi nuovi e incisivi. Quello su cui rifletto è come strumentalizzare le zone grigie. È ovvio che non sto intendendo che sono disposto a tutto ciò che non è punibile. Devo trovare uno stile espressivo live che mi torni utile.

[discus1]

Capisco, ma il silenzio assoluto dal vivo è un'utopia.

Concordo sul fatto che siano scorrettezze, un arbitro attento dovrebbe evitarle.

Purtroppo nella nostra Community arbitro è chi arbitro fa... chissà se un giorno questo aspetto cambierà

[maskass]

Certo, ma ci sono molte sfumature. Il problema non è arbitrale, l'arbitro valuta discrezionalmente ed è bene così. Diverrebbe arbitrale se decidessimo di emanare delle linee guida che esprimono dei principi interpretativi nuovi e incisivi. Quello su cui rifletto è come strumentalizzare le zone grigie. È ovvio che non sto intendendo che sono disposto a tutto ciò che non è punibile. Devo trovare uno stile espressivo live che mi torni utile.

E' utile se ti porta un vantaggio concreto. In soldoni, se capisco, bene vorresti massimizzare l'effetto manipolatorio degli "strumenti grigi" a tua disposizione (parole, versi, gesti, pose, ...), minimizzando il rischio che la manipolazione venga svelata/percepita e quindi neutralizzata. Si tratta di questo o ho frainteso?

[Rutran]

E' utile se ti porta un vantaggio concreto. In soldoni, se capisco, bene vorresti massimizzare l'effetto manipolatorio degli "strumenti grigi" a tua disposizione (parole, versi, gesti, pose, ...), minimizzando il rischio che la manipolazione venga svelata/percepita e quindi neutralizzata. Si tratta di questo o ho frainteso?

Non hai affatto frainteso. Ma non mi serve solo in positivo per mappare i confini della comunicazione non illecita basata su comportamenti che esulano il gioco. Mi serve soprattutto per neutralizzare le comunicazioni abusive degli altri. La dialettica eristica di Schopenhauer (ed it Adelphi - L'arte di ottenere ragione) si articola in stratagemmi attraverso i quali si ottiene ragione pur non avendola. Non serve per frodare primariamente, ma per non essere fondati. Cogli la differenza?

[maskass]

Non hai affatto frainteso. Ma non mi serve solo in positivo per mappare i confini della comunicazione non illecita basata su comportamenti che esulano il gioco. Mi serve soprattutto per neutralizzare le comunicazioni abusive degli altri. La dialettica eristica di Schopenhauer (ed it Adelphi - L'arte di ottenere ragione) si articola in stratagemmi attraverso i quali si ottiene ragione pur non avendola. Non serve per frodare primariamente, ma per non essere fondati. Cogli la differenza?

Certo, credo di aver capito. Io ancora un buon modo di neutralizzarla non l'ho trovato, quindi sarò interessato a leggere qualunque tua riflessione a proposito. E per buon modo intendo efficace, arguto. A lamentarmi con chi, ad esempio, appena va a 8 stati comincia ad aver voglia di informare tutti quando piazza, "uno, due... [sospiro] passo!" sono capace anche io. Ma lo faccio in modo banale e scontato, vengo chiaramente percepito come bacchettone e rischio spesso l'effetto contrario, sono tutti empatici nei confronti del "poverino" che ho appena ripreso, e così la sua scorrettezza passa in secondo piano e alla fine attaccano me.

[Rutran]

Faccio un esempio. Gioco con Rudy al CNI, lui ha sud del mondo, molla euro bassa e gioca sud come se non lo avesse. Finge alaska alberta. Ha chiuso oceania e fa carta rischiosa in sud. Io ho due modi per dire agli altri giocatori che li sta fregando, che ha più punti e che chiuderà anche sud: pure mosse in plancia tipo avendo jacuzia attacco cita più coperta e non kam meno coperta. Oppure mollo Alberta con uno spostamento e attendo che la prenda e la difenda poco, magari meno di Ontario (sono esempi a caso). L'alternativa è comunicare (dissimulare l'ob di Rudy) la stessa cosa con comportamenti verbali o non verbali non sulla plancia e di puro gioco.

[Rutran]

Io voglio conoscere i limiti in concreto alla comunicazione non di plancia superando i quali posso aspettarmi dall'arbitro un intervento. Mi serve soprattutto per reclamare. Potrei essere io e non Rudy a simulare alaska alberta avendo sud mondo.

[maskass]

Faccio un esempio. Gioco con Rudy al CNI, lui ha sud del mondo, molla euro bassa e gioca sud come se non lo avesse. Finge alaska alberta. Ha chiuso oceania e fa carta rischiosa in sud. Io ho due modi per dire agli altri giocatori che li sta fregando, che ha più punti e che chiuderà anche sud: pure mosse in plancia tipo avendo jacuzia attacco cita più coperta e non kam meno coperta. Oppure mollo Alberta con uno spostamento e attendo che la prenda e la difenda poco, magari meno di Ontario (sono esempi a caso). L'alternativa è comunicare (dissimulare l'ob di Rudy) la stessa cosa con comportamenti verbali o non verbali non sulla plancia e di puro gioco.

Però questa non è una "comunicazione abusiva". O meglio, non quello che io intendo come abusiva. Dall'esempio che ho fatto, il tizio che sottolinea che sta piazzando 2 carri anziché 3, si dovrebbe capire. Mentre nel caso che descrivi Rudy non fa nulla di "abusivo", anzi. E' abile. Certo, contrastare questo genere di comunicazione è ancora più difficile perché non combatti ad armi pari. Chi comincia a "ingannare" gli altri è inevitabilmente avvantaggiato dal fatto che a nessuno piace sentirsi dire dopo, direttamente o no, che non sta capendo qualcosa o che lo stanno fregando. E' dura. Forse dovresti pensare a come ingannare per primo.

[Rutran]

Però questa non è una "comunicazione abusiva". O meglio, non quello che io intendo come abusiva. Dall'esempio che ho fatto, il tizio che sottolinea che sta piazzando 2 carri anziché 3, si dovrebbe capire. Mentre nel caso che descrivi Rudy non fa nulla di "abusivo", anzi. E' abile. Certo, contrastare questo genere di comunicazione è ancora più difficile perché non combatti ad armi pari. Chi comincia a "ingannare" gli altri è inevitabilmente avvantaggiato dal fatto che a nessuno piace sentirsi dire dopo, direttamente o no, che non sta capendo qualcosa o che lo stanno fregando. E' dura. Forse dovresti pensare a come ingannare per primo.

Valerio, non è di Rudy la supposta comunicazione abusiva nell'esempio. Non mi sono spiegato. Rudy è la vittima: io ho capito l'inganno pienamente legittimo suo, per rivelarlo agli altri e cambiare la partita ho un mezzo lecito ovvero con mosse di gioco e uno illecito ovvero dicendolo apertamente a voce. Nel mezzo c'è una zona grigia, io intendo costruirmi una bussola per orientarmi allo scopo di vincere nella zona grigia.

[Rutran]

Forse dovresti pensare a come ingannare per primo

Ma questo non mi pone problemi dal punto di vista delle mosse di gioco...