In fondo tutto proviene dal fatto che la volontà deve divorare se stessa, poiché nulla esiste fuori di lei, ed ella è una volontà affamata.
[Schopenhauer]
Il Gioco non era solo esercizio e svago, era la coscienza concentrata di una disciplina spirituale.
[Hesse]
Certo questa è la fase più tecnica del gioco, io sono un giocatore medio sul tempo, ad ogni modo, se devo dire la mia, anche in questa fase del gioco, l'esperienza e l'allenamento hanno un valore insuperabile rispetto a ogni altro elemento.
Inizialmente, si pensa molto, devi guadagnare tempo e mantenere il controllo sui punti, tenendo conto anche dei punteggi degli avversari.
Poi, gradualmente, diventa un processo meccanico.
È simile alla sensazione provata nel guidare una macchina per la prima volta: sembra un'impresa impossibile alzare il piede dall'acceleratore, premere la frizione, cambiare marcia, rilasciare la frizione e premere l’accelleratore al momento giusto, il tutto facendo attenzione alle altre vetture, ai pedoni, ai semafori e agli indicatori stradali.
È un compito che sembra arduo, ma con la pratica ripetuta, ciò che prima richiedeva deliberazione, diventa un'azione automatizzata, e qui risiede la trasformazione fondamentale.
Sai, col gioco ognuno fa quello che vuole. Quando però un giocatore molto esperto critica l'impegno nell'apprendimento di un novizio ponendo l'accento sul divertimento, la spontaneità, il non studio, la non gravità eccetera, beh, personalmente secondo me al 90% sta usando una retorica (molto diffusa qui) del tutto ipocrita (inconsapevolmente magari nel tuo caso).
Sì, chiamo questa cosa "entrare nel flusso".
Sì, chiamo questa cosa "seconda natura".
Rendi molto bene l'idea.
Quando hai praticato abbastanza qualcosa, arriva quel momento in cui lo fai senza neanche pensarci. È come se il tuo cervello andasse in modalità "pilota automatico". Puoi concentrarti su altre cose mentre lo fai, ecco quindi che riesci a fare più di una cosa allo stesso tempo.
E' questo che intendo quando dico che nel risiko, secondo me, conta più di ogni altra cosa, l'esperienza.
Io conosco il tuo approccio se non altro perché sono più di quattro anni che ti vedo giocare e gioco con te. Ricordo ancora la prima dgt fatta assieme. Contro il Proff e Punto che quando entrammo nella partita ci chiesero se sapessimo giocare a tempo. Tu già allora lo giocavi meglio di me, capii subito che saresti diventato più che competitivo in quella modalità (non che a turni tu non sia forte).
Due precisazione:
1) per Discus: Jaymes è un giocatore corretto. Ha sbagliato a scrivere volendo condizionare la partita, ma (come te fino a qualche giorno fa) era convinto di non fare qualcosa di punibile. Ci sta che un giocatore sfrutti tutto ciò che non è punibile. Non giudicarlo.
2) per Jaymes: il fatto che Discus non sia ancora forte tecnicamente non significa che non possa comprendere o valutare le implicazioni morali, arbitrali e ludiche di un comportamento. Sono due cose che afferiscono a ambiti del tutto diversi. Discus è compagno di club di Chiodo e gioca su RD, è ovvio che di base cerchi di ribattere e di dire la sua tendenziosamente (qui mi riferisco alla reazione ai consigli indicata da Rudy), questo dipende dal fatto che il 95% dei giocatori con cui si confronta a fine partita non analizzano la partita ma recriminano. Se diventa (e per lui immagino spesso sia così) una logomachia partigiana è normale che tenga il punto e argomenti. (NB Discus: quando una valutazione di gioco la fa Rudy stai tranquillo che non è partigiano e tendenzioso, togli l'armatura e accogli criticamente e riflettendo).