"..le parole del colonnello dicevano stranamente che l' Italia era la',la'...dove,non lo intendevamo,ma noi la facemmo lì,fra i reticolati,sotto gli occhi severi e giudici dei prigionieri russi e francesi che volevano vedere chi fossero questi-"macaroni"-" Adler Raffaelli
Sono convinto che le penalità inflitte dai malus siano una delle principali cose da evitare nel torneo, quindi i giocatori che se sbattono del malus da un punto di vista generale è preferibile evitarli. Questa è una valutazione strategica che fa il singolo. Ci sono anche delle eccezioni: cerco proprio un tavolo del genere perché punto a dilagare (vedi Michael, vedi Arciere, solo per fare degli esempi operativi di questo tipo di scelta). In ogni caso i giocatori che se sbattono del malus sono un fattore che va valutato attentamente.
Sono favorevole a tenere, aumentare e graduare i bonus e i malus per due ragioni: è ridicola la scelta di far valere il doppio e non il risiko (a mio giudizio), ma soprattutto è importante che ci siano questi dispositivi di attribuzione sottrazione dei punti per sane ragioni agonistiche: danno senso (per tutti e 4 potenzialmente) allo svolgimento strategico di partite già altrimenti ammazzate. Se sei già morto non c'è senso delle tue mosse. Non c'è più gioco. Ma se gradualmente da non poter vincere (l'essere morti senza malus) passi a poter prendere meno 10, meno 15 e meno 20, allora non sei morto, le tue mosse possono avere senso ovvero puoi essere ammazzato ancor più di così. Questo è un tipico ragionamento che fa spesso Jaymes: le ripercussioni negative sulle competizioni delle partite (o fasi di partite) in cui non ha più senso giocare perché l'utilità del gioco sensato è annullata dal regolamento. Lui pensa che ipotizza anche la retrocessione - dopo cerco la discussione dedicata ai bonus e i malus.
Ah, quanto detto rispetto ai malus in modo simmetrico vale per i bunus (ho già vinto, ma se faccio più punti o risiko la mia vittoria ha più valore, dunque continuo a giocare concentrato e sensatamente per spingere di più, mentre gli altri sono motivati a contrastarmi anche se ho già vinto perché... eccetera).
In fondo tutto proviene dal fatto che la volontà deve divorare se stessa, poiché nulla esiste fuori di lei, ed ella è una volontà affamata.
[Schopenhauer]
Il Gioco non era solo esercizio e svago, era la coscienza concentrata di una disciplina spirituale.
[Hesse]
Interessante..
Quello che vale nel piccolo vale anche nel grande..forse è questo il prb.
Manca la leva ad impedire caxxate quando viene interrotta la corsa alla vetta..
. mi chiedo se i tempi nn siano maturi perchè sia messo in piedi un vero e proprio campionato con annesse zone qualificazione
Sì, anche se hai citato male, interpolandomi, sì.
E qui ci viene in aiuto la logica di Jaymes: la leva non viene mai interrotta se creiamo un meccanismo di retrocessione (ovviamente con i numeri attuali non ha alcun senso fare una seria A, B o C - ma astrattamente il principio è quello).
Voglio usare il tuo talento per la zizzagna per immortalare a futura memoria questo commento in chat forum:
[oggi 12:31] babylemonade: Un p' grottesco il bollettino che tenta timidamente e senza originalità di imitarne le gesta.
Nulla da dire sul grottesco, è una valutazione, magari condivisibile.
Sull'imitare: questo parla solo d'ignoranza del forum.
Questo sarebbe molto bello, dato che la struttura e il sistema premium ranking non possono essere toccati al momento (in realtà sappiamo che RD3 non verrà in nessun caso modificato), il modo più pratico per realizzare questo campionato (tipo nel 2025) con qualificazioni e dargli la dignità dell'ufficialità sarebbe quello di affidarlo (da parte dei referenti) tipo a Metariko. In sostanza non è possibile fare un campionato "automatico", può essere fatto "manuale".
Il discorso su bonus e malus ha avuto poi uno sviluppo tra me e Mozzicotto su RD, abbiamo concordato sul fatto che la mia posizione (evitare chi non considera i malus, mantenere e potenziare il sistema bonus/malus) implica che sia un vantaggio non indifferente la conoscenza delle attitudini, delle abitudini, degli schemi comportamentali e dei costumi degli altri giocatori.
La rilevanza di questo tipo di conoscenza operativa (che non riguarda solo la gestione della partita, ma anche la composizione tavolo alla luce dell'ingaggio libero) è emersa anche in passato e ha costituito il principale punto di scontro tra me e il Papero in ordine alla questione della sportività, riporto in particolare un mio passaggio che sta nella discussione linkata:
"A te interessa cosa è astrattamente vero in relazione alla sportività, per me nulla è astrattamente vero in relazione alla sportività, a me interessa mappare la configurazione della sportività negli universi interiori dei membri della community al fine di usarla per vincere tornei in concreto"
Contrordine per i posteri.
Dato che il progetto di Shippo riparte ampliato lo monitorerò, se non sarà estemporaneo e se funzionerà in modo significativo naturalmente tornerò a scrivere lì le mie osservazioni estemporanee e asistematiche che seguono la cronaca dei tornei online come già fatto in passato e userò questa discussione per finalità archivistiche e scientifiche () ovvero di approfondimento, repertoriazione e sistematizzazione. In bocca al lupo a Shippo.
Confermo che conoscere queste caratteristiche porta un grande vantaggio e questo è un aspetto che va ad integrare le caratteristiche uniche del risiko.
Conoscere gli obiettivi è fondamentale per esprimere sul campo la propria strategia, non meno la conoscenza delle tendenze di gioco degli avversari.
Se dovessi fare un'accostamento è come un software che va aggiornato o potrebbe addirittura risultare controproducente, a seconda di come e quanto evolvano gli stili e le strategie dei singoli.
Difficile starci dietro del tutto..provarci potrebbe restituire il vantaggio che fa la differenza.